Notizie da Elia Contini

Con l’arrivo dell’estate mi ha scritto qualche lettore per chiedermi notizie di Elia Contini, l’individuo un po’ squinternato protagonista di alcuni miei romanzi. Contini è un uomo sulla quarantina, che prova a sbarcare il lunario facendo l’investigatore nella Svizzera italiana. Abita a Corvesco, un piccolo comune del Sopraceneri, e ha un ufficio a Paradiso, vicino a Lugano. Sebbene non lo voglia ammettere, in fondo Contini trova un non so che di romantico nell’idea di fare il detective. In realtà si occupa perlopiù di furtarelli, animali smarriti e litigi tra vicini di casa. Inoltre, quando decide di sparire, è molto bravo nel far perdere le sue tracce: se ne va a camminare in montagna o a fotografare le volpi che abitano nei boschi intorno a casa sua, oppure beve un bicchiere di rosso in compagnia di un vecchio ancora più pazzo di lui, che si è ritirato a vivere in una stamberga a duemila metri di quota.
Perciò, che volete che vi dica? Ogni tanto provo a inviargli una lettera o a telefonargli, ma Contini non sempre mi risponde. Quando ho bisogno di scrivere su di lui, in genere prima o poi si fa trovare. In questo periodo tuttavia sto lavorando ad altri progetti. Non voglio comunque perdere di vista Contini, quindi ho cercato di fare qualche indagine (vi farò sapere). Intanto, nell’attesa, ho scovato un raccontino ancora inedito che mi pare adatto alla stagione.

Mojito

Di recente, mi hanno dato una mano a stanare Contini due brave maestre di scuola elementare. Qualche mese fa Valeria Menghini e Tania Beretta, insieme ai loro allievi di quinta, mi invitarono a raccontare la mia esperienza di lettore e di scrittore. Per i bambini si trattava di una tappa all’interno di un percorso didattico molto affascinante e ben strutturato. Nei mesi successivi, in collaborazione con Barbara Bottazzi (la direttrice didattica della Scuola Yanez), gli alunni si sono impegnati a scrivere una serie di racconti, mettendo a frutto gli insegnamenti delle maestre e le scoperte fatte come lettori.
Nel mezzo dell’avventura i bambini si sono cimentati anche con la figura di Elia Contini. Ognuno di loro ha provato a immaginarlo, seguendo la propria fantasia. E io, che da parecchio non avevo sue notizie, ho ricevuto un bellissimo regalo (da me subito inviato a Corvesco): una serie di ritratti dell’investigatore, tutti diversi ma tutti a modo loro precisi nel delineare la sua personalità enigmatica.
Alla fine dell’anno le due maestre hanno fatto stampare un piccolo libro con le storie dei bambini, come ricordo di un’esperienza creativa non soltanto letteraria e linguistica. Mi ha colpito, oltre alla spontaneità e alla fantasia, l’attenzione nel miscelare la propria quotidianità con i fatti sorprendenti necessari all’intrigo poliziesco. Dietro, s’intuisce un lavoro sulla precisione e sulla cura per i dettagli. Tania e Valeria lo hanno detto bene nell’offrire il libro ai loro allievi: Non avete solo imparato a scrivere, ma anche a pensare e questo è l’apprendimento più prezioso, perché vi consentirà di conoscere meglio voi stessi e il mondo che vi circonda.

PS: Mi è capitato spesso d’incontrare bambini o ragazzi nelle scuole, nella Svizzera italiana, in Italia, nella Svizzera francese o tedesca e anche in paesi più lontani (la Germania, la Russia, la Cina, la Tunisia, la Turchia…). La curiosità e l’entusiasmo degli studenti (e degli insegnanti) sono sempre un’occasione preziosa per riflettere sul mio lavoro. Insieme ai ragazzi di Breganzona e alle loro maestre (compresa Cristiana Spinedi, i cui allievi erano presenti all’incontro), ringrazio i docenti e gli allievi di tutte le scuole (elementari, medie, liceo, università) che negli anni mi hanno invitato e accolto.

PPS: Questa settimana, nella Svizzera italiana, è finito l’anno scolastico: a tutti, un augurio di buone vacanze!  L’anno scorso, avevo ricordato qui i miei esami di maturità. In settembre, invece, avevo scritto qui una divagazione sul primo giorno di scuola. Presto o tardi dovrei decidermi a parlare anche delle vacanze…

PPPS: Sul sito andreafazioli.ch trovate informazioni a proposito dei sei romanzi con Elia Contini e delle loro traduzioni. L’opera più recente, pubblicata dall’editore Guanda nel 2016, s’intitola L’arte del fallimento (qui sotto potete vedere il “booktrailer”). Sempre del 2016 è il racconto breve Lezioni private, offerto da Guanda gratuitamente in formato digitale (lo trovate qui). Qualche settimana fa, Guanda ha ristampato L’uomo senza casa, edito per la prima volta nel 2008.

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8 pensieri su “Notizie da Elia Contini

  1. Molto bello il racconto inedito: leggero e fresco come un buon mojito… eh eh! Se le capitasse d’incontrarlo, porti i miei saluti a Contini!

  2. Il racconto me lo leggo stasera, all’ora dell’aperitivo… 🍹😜 Intanto complimenti alle maestre! Ce le avessi avute io, due maestre così… sono anni di scoperte che poi ricordi per tutta la vita! 😍

    1. Davvero: complimenti alle maestre e a tutti i bambini. È stato un progetto educativo curato e seguito con passione mese dopo mese. Complimenti anche a Barbara Bottazzi, della Scuola Yanez, che ha messo a disposizione la sua competenza e la sua bravura.

  3. Credo che Contini sia Andrea ed Andrea sia Contini… quando noi leggevamo Sandokan e volevamo essere pirati, con il kriss e la scimitarra, o Mino Milani e ci immedesimavamo in Tommi River (che mangiava croste di formaggio grana nel Far West, ah ah…) o D’Artagnan coi Tre Moschettieri senza poter diventare come lui, forse Andrea sognava di essere Contini… e di raccontarsi!

    1. Ah, non so… naturalmente, ho qualcosa di Contini: una certa svagatezza (distrazione?), una certa attitudine contemplativa. Ma lui è molto più scorbutico e solitario! Però anch’io da bambino m’immaginavo di essere Sandokan o D’Artagnan. In realtà, in una certa misura m’immedesimo in ogni personaggio che mi affascina, sia come lettore sia come scrittore. È questo il bello della letteratura: a parte il piacere intellettuale, resta anche una passione viscerale.

      1. Grazie per l’approfondimento! Ho sbagliato a cercare un’interpretaziome forse azzardata: in fondo non conosco ancora Contini. Ma lo conoscerò presto, la mia morosa mi ha regalato due libri nei quali è protagonista, poi la libraia ha consigliato anche “La beata analfabeta” (dicendo di averlo trovato bellissimo). In luglio li leggerò.

        1. Ma no, l’interpretazione non era del tutto sbagliata: in fondo, se vogliamo approfondire ulteriormente, fra me e Contini c’è un rapporto un po’ conflittuale, com’è giusto che sia fra autore e personaggio…
          La ringrazio di nuovo per il suo spunto e le auguro buona lettura, tra Corvesco e l’Irpinia!

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